Gli affitti turistici: un’altra opportunità del mondo immobiliare.
Quello degli “affitti turistici” è un settore in grandissimo fermento da pochi anni.
Chi non conosce Airbnb? Chi non ha affittato un appartamento per un proprio soggiorno in vacanza o breve weekend all’estero?
E’ un settore che piace sempre di più: tante famiglie, giovani, persino manager tendono ogni giorno a preferire questa soluzione al classico hotel.
Come mai? Non è sempre una questione di costi, ma soprattutto di libertà e comodità.
Cosa nello specifico? L’appartamento arredato, definito in gergo “casa vacanza”.
Queste soluzioni abitative si pubblicizzano gratuitamente sulle piattaforme Web internazionali più conosciute (Airbmb, Booking, Expedia, e altre ancora).
Gli utenti ricercano la soluzione ideale per le proprie necessità, prenota, paga e… é fatta.
L’ospite verrà accolto alla proprietà che ha prenotato e trascorrerà il soggiorno previsto. Al termine rilascerà la recensione sulla piattaforma presso la quale ha prenotato, dando il proprio giudizio generale.
Attenzione, non è tutto oro quello che luccica perché il proprietario della struttura deve riconoscere delle commissioni sulle vendite realizzate tramite loro (diverse in base alla politica della piattaforma).
Oggi questa è un’interessante opportunità alternativa di mettere a reddito un immobile.
Rispetto agli affitti tradizionali, ci sono molte importanti differenze:
- Pagamenti assicurati (gli ospiti pagano in anticipo);
- Nessun rischio che l’immobile venga occupato;
- Cura costante dell’immobile (pulizia, manutenzione, ecc.).
Naturalmente anche i guadagni possono essere interessanti, sulla carta decisamente superiori agli affitti tradizionali.
Ciò è però possibile in particolare quando l’immobile si trova in zone centrali, ben servite dai mezzi pubblici (meglio se dalla metro) e in località con attrattive (commerciali, turistiche, culturali, storiche, ecc.).
Perché i guadagni possono essere più alti?
Il vero confronto è con gli hotel, perché il servizio che si offre è di tipo alberghiero (biancheria, stoviglie, ecc.), quindi il prezzo che si stabilisce è a giornata e non mensile come per un affitto tradizionale e questo aspetto, con una “copertura” media di notti premotate, produce grandi risultati economici.
Come si gestisce un appartamento destinato a questo tipo di locazione?
C’è chi gestisce direttamente il proprio immobile e quindi riduce i costi al minimo (checkin, pulizie, commissioni dei portali).
Tuttavia, oggi le regolamentazioni sono molte e complicate (strano per l’Italia?) e, se si vuole lavorare con continuità, bisogna mettersi in regola con la città metropolitana, il Comune, la Polizia… e chi più ne ha ne metta!
Se non si ha voglia o tempo di occuparsene personalmente, ci sono società che si occupano di tutto. Vuoi saperne di più?
Te lo racconto nel prossimo articolo.
Ci leggiamo presto,
Francesca
(picture is a courtesy of ShortStays.com)