Cos’è il Trading in Relax?
Ciao! Benvenuta o benvenuto in questo mio blog, parte integrante del mio “spazio web” ove, argomento per argomento, spero di fornirTi alcuni spunti di riflessione, molti strumenti di crescita e di evoluzione personale e, senza la minima presunzione di insegnare qualcosa a qualcuno, di mostrarTi il mio percorso quotidiano verso la serenità, anche finanziaria.
Come dice già il titolo di questa sezione, “trading in Relax” è lo spazio relativo alle mie attività in ambito Trading.
Il Trading… ma cos’è il Trading?
Il Trading è, letteralmente, un “commercio di beni” ma, nell’accezione globale di questi anni, è l’acquisto e la vendita di questi beni sui mercati internazionali che accettano queste transazioni.
Di quali “beni” parliamo?
Nel trading si possono acquistare e vendere praticamente tutti i beni “primari”, come le Materie Prime (dal grano al petrolio), le Valute (Euro, Dollaro USA fino a valute molto meno note), le Criptovalute tanto di moda negli ultimi tempi (mai sentito parlare di Bitcoin, Ethereum o Neo?) e ovviamente le azioni quotate sui mercati ufficiali, da Piazza Affari al Nasdaq statunitense, ecc.
Chiunque può fare Trading?
Sì, chiunque possegga un “capitale di rischio” e che abbia aperto un account presso una “piattaforma autorizzata” a gestire tali transazioni.
Ecco, appunto… parli di capitale di rischio. Quindi, si può perdere, facendo trading?
Ovviamente sì. Il capitale investito cambia il suo valore ogni pochi istanti, in base alle quotazioni che il bene acquistato assume sui mercati internazionali e alle variazioni di queste quotazioni rispetto al bene di riferimento. Per noi, normalmente, il bene di riferimento è l’Euro (o il dollaro statunitense, in base alle proprie preferenze) poichè il bene acquistato viene pagato in Euro e quando sarà venduto, in genere, verrà riconvertito nella nostra valuta ufficiale.
Se la variazione della quotazione del bene acquistato è una variazione “negativa”, il controvalore della nostra quantità di “bene”, se riconvertita in Euro, avrà un valore inferiore a quanto speso per acquistarla e, in questo caso, si concretizzerà una “perdita”.
Chiaro. Ma se è possibile “perdere” facendo trading, come puoi pensare a fare “trading in relax”? Se posso perderci, di certo non sarò rilassato!
Verissimo! Il “problema” principale del trading è proprio quello che, a fronte di possibili guadagni anche assai corposi, implica altrettanta possibilità di realizzare delle perdite. Anzi, proprio in base al “bene” tradato, ci si assumerà un rischio di guadagno o di perdita piuttosto prevedibile, in base a numerosi parametri propri di quel bene, quali capitalizzazione, volumi di scambio quotidiani, stagionalità del bene, volatilità del prezzo, ecc. ecc.
Ci sono beni con quotazioni più stabili e con oscillazioni quotidiane piuttosto contenute ed altri che, storicamente, hanno invece oscillazioni estremamente violente e quotazioni che crescono e decrescono in maniera assolutamente rapida.
La scelta del bene su cui investire è quindi una prima scelta che deve essere presa in base alla nostra “propensione al rischio”; la seconda scelta è quella della percentuale di capitale investito da impegnare su quel dato bene. Di regola, più alta è la volatilità del bene, minore dovrebbe essere la percentuale di capitale da usare, e viceversa.
Una gestione oculata del proprio capitale dovrebbe prevedere una differenziazione su almeno 5 o 6 beni tra cui una quota di liquidità per effettuare eventuali operazioni di correzione.
Riassumendo quindi i concetti principali che troveremo poi approfonditi nel prossimi articoli, fare trading significa acquistare e vendere sui mercati internazionali determinate quantità di beni le cui quotazioni possono variare rispetto al nostro bene di riferimento.
L’incremento delle quotazioni permette, vendendo il bene, di concretizzare un guadagno mentre la diminuzione di tali quotazioni produce, vendendo il bene, una perdita.
Dato che io non sono una “trader professionista” e non sono capace di prevedere l’andamento delle quotazioni di un determinato bene nel breve o medio termine di tempo (ammesso che i trader professionisti siano capaci di farlo!), come posso fare “trading” in “relax”?
Beh… spero vorrai dedicarmi qualche altro minuto del Tuo tempo e, leggendo i prossimi articoli di questa pagina, sarò lieta di rivelarTi le soluzioni che ho trovato lungo il mio percorso.
Per ora Ti ringrazio dell’attenzione e cordialmente Ti saluto,
Frà